Non si può fare proprio niente?

Ci sono giorni che proprio evito di leggere i giornali perchè quando lo faccio mi montano delle arrabbiature che non fanno per niente bene al mio stomaco. Eh, lo so, chiamatemi povera idealista, ma io alle cose fatte in modo serio, all'onestà, al rispetto, all'umana pietà, alla dignità, alla libertà di pensiero e di parola, al diritto al lavoro, alla tutela dei più deboli, all'ospitalità verso chi è meno fortunato, ci credo ancora. Ci credo eccome. E tutto ciò che accade ogni giorno mi fa indignare.
Non resisto molto all'astensione consapevole dall'informazione, leggo nuovamente i giornali. E mi arrabbio ancora un po' di più.
Dopo i fatti degli ultimi giorni, stamattina mi sono svegliata con la voglia di scrivere un post sull'argomento, anche se solitamente certi discorsi nel mio blog passano solo per la tangente. Poi ho letto questo post di Licia Troisi e ve lo segnalo così mi risparmio tante parole, poichè condivido quasi totalmente il suo pensiero. L'unica cosa che non condivido è lo spunto, la questione della pietà. Non sono mai stata nemmeno sfiorata dal concetto di pietà abbinato al nome di costui. Schifo sì, e anche indignazione e rabbia. Pietà no. Quella la riservo per altre persone e situazioni.
Vorrei aggiungere solo una cosa alla riflessione della Troisi. Possibile che rimaniamo allibiti e impotenti a guardare il nostro Paese che si sfascia, supini di fronte all'arroganza di certi personaggi e non facciamo niente? Ma niente di niente? Ok le manifestazioni e gli scioperi che purtroppo vengono strumentalizzati. Ma c'è qualcosa da fare per evitare che vada tutto a rotoli? Ditemelo voi perchè se io conoscessi qualche gesto, qualche azione, che serva a dare un segnale o ad arrestare questa valanga di schifo che ci sta travolgendo, lo farei. Qualcuno con una maggiore esperienza politica o che si intende di diritto, a voi chiedo: si può fare qualcosa? Azioni di protesta civile nel rispetto altrui per testimoniare che siamo in tanti a non poterne più? Purtroppo al momento, a parte manifestare il mio dissenso, non ho trovato nient'altro da fare. Suggerimenti?

Commenti

Anonimo ha detto…
Si, certo. La rivoluzione. Quella vera, quella seria. Quella che non lascia scampo. non quella millantata tanto per farsi belli agli occhi del branco.
Carla Casazza ha detto…
Tu sei giovane e come è giusto che sia, arrabbiata. Io sono più vecchia, ancora più arrabbiata (perchè ne ho viste troppe) ma convinta che si possano ottenere grandi risultati anche con il dissenso pacifico e la protesta civile. Basta che sia una protesta convinta e di massa. Non c'è bisogno di azioni di forza. Credo nei boicottaggi, negli scioperi bianchi, nei gesti pacifici ma decisi. Ecco, si potrebbe cominciare da questi.

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