Quella lettera di sogni e ricordi
Giustino Parisse (giornalista di Onna) scrive ai suoi figli scomparsi il sei aprile del 2009.
Una lettera da leggere anche se strazia il cuore.
Dovrebbero leggerla anche gli squali che sul dolore altrui hanno costruito una campagna elettorale o hanno ricavato un profitto economico.
Ma sarebbe ottimistico pensare che ne possano essere toccati, perchè senza una coscienza o un cuore è impossibile che accada.
Un anno fa ho perso la mia famiglia, il mio paese, Onna, e 40 dei suoi abitanti. E ho perso L’Aquila. Dopo un anno il dolore è, se possibile, ancora più forte. Questa è una lettera ai miei figli. Non so se la leggeranno. Ma sentivo di doverla scrivere.
Continua qui
(Grazie a Milvia per averla segnalata nel suo blog)
Una lettera da leggere anche se strazia il cuore.
Dovrebbero leggerla anche gli squali che sul dolore altrui hanno costruito una campagna elettorale o hanno ricavato un profitto economico.
Ma sarebbe ottimistico pensare che ne possano essere toccati, perchè senza una coscienza o un cuore è impossibile che accada.
Un anno fa ho perso la mia famiglia, il mio paese, Onna, e 40 dei suoi abitanti. E ho perso L’Aquila. Dopo un anno il dolore è, se possibile, ancora più forte. Questa è una lettera ai miei figli. Non so se la leggeranno. Ma sentivo di doverla scrivere.
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(Grazie a Milvia per averla segnalata nel suo blog)
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